Pablo Picasso
Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo. Usava dire agli amici di considerarsi «anche un poeta». Picasso è figlio di María Picasso e di José Ruiz Blasco Lopez dè Onate, anch'egli pittore ed insegnante. Pablo Picasso nacque a Malaga, il 25 ottobre del 1881, figlio primogenito di José Ruiz y Blasco (1838-1913)[3], pittore specializzato nella rappresentazione naturalistica (soprattutto degli uccelli) e di María Picasso y López (1855-1939)[4]. Aveva due sorelle minori: Dolores (1884-1958) e Concepción (1887-1895), morta prematuramente. Il bisnonno materno del celebre artista si chiamava Tommaso Picasso (nato nel 1787), e proveniva da Sori, in provincia di Genova[5]; figlio di Giovanni Battista Picasso e di Isabella Musante, si trasferì in Spagna verso l'età di vent'anni[5]. Il giovane Picasso manifestò sin da piccolo passione e talento per il disegno. Dopo aver trascorso a Malaga i primi dieci anni della sua vita, nel periodo tra i dieci e i quattordici anni, Picasso arriva dunque a Barcellona e vi resta fino all'età di diciannove anni. Si trasferisce in Francia dove resterà fino alla sua morte, avvenuta l'8 aprile del 1973. I suoi ricordi di Málaga sono ricordi d'infanzia in una città molto provinciale e in seno ad una famiglia della piccola borghesia, di condizioni modeste, molto chiusa nel proprio ambiente, formalista ed abitudinaria. Tuttavia, il fatto che il padre di Picasso fosse professore di disegno alla scuola di belle arti ebbe un influsso decisivo sulla formazione culturale dell'artista. Picasso, come ha ricordato in seguito, non avrebbe potuto partecipare ad un concorso di disegni per bambini in quanto, già nella sua infanzia, aveva nozioni tecniche di un adulto, imparate sì dal padre ma dovute anche all'innato dono prodigioso che egli fu ben presto in grado di sviluppare. Durante i quattro anni che passò a La Coruña, Picasso sviluppò queste nozioni tecniche ad un punto tale che suo padre, un giorno, notando la qualità eccezionale di un esercizio di disegno che egli stesso aveva proposto, spinto dall'emozione, decise di consegnare definitivamente al figlio la tavolozza e i pennelli, considerandolo fin da allora in grado di farne un uso migliore di quanto lui stesso ne avesse mai fatto.
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